Osimhen, l’inchiesta sulla plusvalenza raggiunge Roma: ecco le novità!
L’indagine è stata aperta ormai un anno fa e si appresta alla conclusione presso la procura della capitale
Il nome di Victor Osimhen sta attirando l’attenzione dei media, non solo a causa dello stallo della questione rinnovo del suo contratto con il Napoli, ma anche per le seducenti offerte provenienti dall’Arabia Saudita. Le ultime notizie di calciomercato, però, segnalano progressi significativi verso un accordo imminente per il rinnovo, con la fumata bianca che potrebbe alzarsi presto. Il presidente, Aurelio De Laurentiis, ha cercato di rassicurare i tifosi nelle recenti dichiarazioni: “State tranquilli, Victor rimarrà con noi.”
Tuttavia, c’è un nuovo aspetto che ritorna in auge ed è quello legale del caso “Plusvalenze” e che richiederà ulteriore tempo; L’attenzione si sposta ora sulla capitale, Roma. Si riaccende, infatti, l’indagine sul trasferimento di Osimhen dal Lille al Napoli avvenuto nel 2020, quando il giocatore nigeriano divenne il colpo più costoso nella storia del club azzurro, con una cifra di 71 milioni di euro. Di questi, 50 milioni furono destinati al club francese in rate nel corso degli anni, mentre il resto fu concretizzato attraverso il coinvolgimento dei cartellini di Orestis Karnezis, il portiere greco che si è ritirato lo scorso anno, e di tre giovani calciatori dell’area giovanile: Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri. Queste operazioni generarono una serie di plusvalenze, che ora sono al centro dell’attenzione delle indagini della Guardia di Finanza da oltre un anno.
Le indagini si concentrano, infatti, sulla manovra che fu adottata dal Consiglio di Amministrazione del Napoli, presieduto da Aurelio De Laurentiis. Nel corso dello scorso anno, furono effettuate perquisizioni tra Roma e Castel Volturno, le sedi sociali del club, alla ricerca di ulteriori prove legate all’operazione.
Attualmente, però, ci sono delle novità: il ramo fiscale dell’indagine, infatti, sembra essere in via di chiusura da parte della Procura di Napoli. Al contrario, l’ipotesi di reato legata a un possibile falso in bilancio sarà valutata dalla Procura di Roma, che ha assunto il caso di Victor Osimhen.
L’accusa di dichiarazione fraudolenta sembra essere orientata verso un esito di archiviazione. Le verifiche condotte hanno dimostrato che dal punto di vista fiscale l’operazione ha avuto l’effetto di apportare solamente una variazione nelle perdite di bilancio e nell’esercizio in passivo. Questi elementi hanno portato gli investigatori della Procura di Napoli a ritenere complesso dimostrare un’intenzione di eludere il pagamento delle tasse, e pertanto sembra probabile che l’inchiesta venga chiusa e archiviata.