Zanetti: “Lukaku? Un tradimento. Non solo come calciatore, una delusione come uomo”
Di seguito le dichiarazioni del vicepresidente dell’Inter in merito al caso Lukaku e non solo
Di seguito le dichiarazioni rilasciate da Javier Zanetti alla Gazzetta dello Sport:
Su Inzaghi
«La sua caratteristica principale è la tranquillità, la serenità nei momenti difficili. La forza di non dubitare del lavoro, di insistere: questa calma che hanno i forti l’aveva Gigi Simoni».
Su Lautaro
«Ha fatto i passi giusti, con umiltà: sono felice per il cammino di Lautaro. Deve confermare la leadership con ancora più responsabilità, ma ha senso d’appartenenza e sa dare l’esempio. Questo fa un capitano, far parlare i fatti davanti ai compagni».
Su Lukaku
«Per ciò che l’Inter ha fatto per lui ci aspettavamo un altro tipo di comportamento. Come professionista e uomo. Lui ha diritto di andare dove vuole, ci mancherebbe, bastava solo dirlo per tempo. Nessuno, però, è più grande del club e nel costruire una squadra devi sempre considerare chi metti in spogliatoio».
Sul passato nerazzurro
«La prima è la mia presentazione nel 1995 assieme a Rambert, che era molto più atteso da me. Venivo da un altro mondo, davanti a me giganti come Mazzola, Corso, Suarez, Facchetti. Lì ho detto: “Da qui mi devono spostare con i carrarmati…”. Poi le lacrime, come per le semifinali del 2003. Se riesci a rialzarti da momenti così, poi lo farai mille volte fino alla vittoria. E per questo metto Madrid, la Champions tra le mani. Un’altra foto è la partita di addio nel 2014 contro la Lazio, San Siro pieno per me. E, per chiudere, i miei tre figli, la famiglia che mi ha completato».