Jorginho: “Macchine, orologi, diamanti e vestiti di lusso, troppo! Il calcio sta diventando pericoloso”
Il centrocampista dell’Arsenal, ex Napoli, Jorginho ha rilasciato un’intervista al Times
Di seguito le sue dichiarazioni:
“In un mondo di lusso, tentazioni e parassiti senza scrupoli, può facilmente andare molto male per i giocatori che si arricchiscono rapidamente. Può essere pericoloso. L’ho visto spesso. Quattro calciatori professionisti su dieci, dopo la loro carriera, sono al verde. A volte vedo una macchina una settimana e, il mese prossimo, un’altra macchina. Quindi mi dico “andiamo”. Ho bisogno di parlare con il ragazzo. Troppi orologi, troppe macchine. E diamanti. E vestiti. E marchi. E jet privati. E io gli dico “è un po’ troppo, non è vero?
Non penso di essere migliore di altri. Cerco solo di parlare con loro. Di solito faccio una battuta. E poi seriamente: “Cosa fai? Perché questa carriera sta per finire. Compra una casa, investi. Devi mettere i soldi nel posto giusto. Lavori duro. Hai sacrificato molto per arrivare a questo livello. Devi goderti la vita, ma sempre con equilibrio”, è quello che dico sempre ai ragazzi. Il calcio quanto dura? Dieci, quindici anni? Poi di solito, sfortunatamente, è difficile per noi avere un’altra carriera. Se non investi bene, non avrai lo stesso stile di vita. Finisce il calcio, non investi bene, e poi vai giù perché sei ancora immerso in quello stile di vita.
Mi piace trovare nuovi posti da vedere, esplorare e conoscere nuove culture. Ma diciamo che, se vado da qui in Italia, viaggio su voli normali. Non ho bisogno di un jet privato se non ho urgenze. Non mi dispiace essere avvicinato dai tifosi negli aeroporti, fa parte del lavoro.
Non mi piace parlare delle mie auto. Non sono esibizionista. Ho comprato una Ferrari. Ma quando avevo quasi 30 anni. Ho pensato che fosse il momento perché avevo investito e pensato al futuro. Quando mia madre è venuta a trovarmi e l’ho portata a fare un giro ha iniziato a piangere e questo mi ha fatto emozionare perché mia madre lavorava molto quando ero giovane. Quando mia madre e mio padre hanno divorziato, è stata una situazione difficile”.