Nuovo DPCM, Conte ha firmato: “Nelle regioni rosse lockdown, non si potrà uscire”

Giuseppe Conte ha firmato. La notizia è arrivata dopo mezzanotte. Il nuovo dpcm sarà in Gazzetta ufficiale domattina. Dal 5 novembre al 3 dicembre l’Italia sarà dunque divisa in tre aree: zone rosse (ad alto rischio), arancioni (intermedio) e verdi (più sicure). Con regole e divieti diversi
Lo stop agli spostamenti
Nelle regioni individuate ad alto rischio “è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori”, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. “Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita”, si specifica, “è consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.

. L’ultima novità, rispetto alla bozza circolata nel pomeriggio, è che parrucchieri e barbieri resteranno aperti anche nelle aree rosse.
Ed ancora: “È vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza.A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, con esclusione del trasporto scolastico dedicato, é consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento. Cambia anche la norma che riguarda il divieto di assembramento e la possibilità di chiudere strade e piazze. Prima valeva dopo le 21, ora la misura può essere disposta lungo tutto l’arco della giornata, in tutto il territorio nazionale.
Coprifuoco dalle 22 – “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. E’ quanto si legge in una prima bozza, ancora provvisoria, del Dpcm.